giovedì 30 giugno 2011

Appunti di new marketing del vino

L’imperativo del vino in questo periodo storico è sempre più non solo marketing, ma mercato, cercando di costruire relazioni sensoriali e affettive con il consumatore.

Le difficoltà dell’obiettivo sono notevoli visto che, con i consumi domestici in calo, il vino salentino, e italiano in genere, deve rivolgersi all’export, e quindi ai consumatori di mercati lontani.

Il modo di fare mercato è cambiato.

Se nei corsi di marketing ti insegnano di puntare su prodotto, prezzo, punto vendita e promozione (le 4P del marketing), ormai si è sempre più diffuso dalle fonti più autorevoli il concetto delle 4 A

  • awarness, la diffusione del marchio con valori condivisi dal consumatore;
  • accession, l’accessibilità distributiva del prodotto;
  • appeal del brand;
  • affection, ossia la costruzione di una relazione amorosa e sentimentale con chi il vino lo beve, e questo si crea con l’accoglienza, con l’educazione alla conoscenza del vino, e soprattutto con i social network, che vengono incontro anche a chi ha budget limitati ma che bisogna iniziare a vedere come nuovi target, gruppi di acquisto e di opinione.



giovedì 5 maggio 2011

I vini del Salento a Parigi

Martedi 3 Maggio mi sono goduto la terza edizione della manifestazione Wine Experience, presso l’Hotel Westin situato in Place Vendôme a Parigi. L’eleganza della storica e raccolta sala dedicata ha fatto da cornice all’interessantissima degustazione di vini italiani riservata, di fatto, ai migliori ristoratori parigini.

I 350 potenziali clienti ricevuti hanno potuto imparare a conoscere vini delle zone più vocate d’Italia, potendo spaziare dall’austero e nobile Sfursat Nino Negri, proveniente dalla viticultura eroica della montagna valtellinese. fino agli avvolgenti vini siciliani.

A raccontare i vini agli amici ristoratori francesi, c’erano i massimi esponenti delle cantine presenti, come il celeberrimo enologo Casimiro Maule (enologo dell’anno 2007 per la rivista Gambero Rosso) per l’azienda Nino Negri o l’altra star dell’enologia italiana Christian Scrinzi, che oggi lavora per la cantina veneta Bolla.

Tutti gli aromi dell’unico vino salentino presente alla degustazione (Castello Monaci) sono stati descritti da me, giunto da Verona in rappresentanza dell’azienda di famiglia. Il Sud Italia, però, era presente anche con una discreta ma incisiva selezione di cantine, come la lucana e gloriosa Terre degli Svevi o i Feudi di San Gregorio.